Giulio Viparelli |
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DATA PUBBLICAZIONE 13/10/2010 |
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Ingegnere Direttore dei Lavori “… cerchiamo di far convivere l’esigenza ambientalistica con “L’opera nasce sul vallone Macchioni che è l ‘affluente del fiume Ufita che fa parte del bacino più grosso, quello del fiume Volturno. La diga è una diga in terra alta 36 metri, ha un invaso di circa 1.000.000 di metri cubi ed è la prima nella zona. E’ stata realizzata in tempi relativamente brevi anche se può sembrare ridicolo parlare di tempi brevi, perchè queste sono opere che richiedono notevole tempo e notevoli garanzie per chi poi dovrà gestirle. Il rilevato è stato realizzato in tempi relativamente brevi (in circa un anno) e oggi i primi invasi sperimentali stanno confermando la validità di questa scelta fatta sul territorio. Quindi noi siamo speranzosi che finalmente anche questa diga, che come iter tecnico ha superato tutte le prove, sia al più presto oggetto di finanziamento da parie dello Stato. 0ggi secondo me, va rivista un momento quella che è stata una politica di demonizzazione nei confronti delle dighe. Oggi ci si rende conto che senza l’acqua purtroppo non si potrà andare avanti per molti anni. Quindi, ritorniamo un momento a quello che è l’utilizzo di queste acque e cerchiamo di far convivere quella che è un’esigenza ambientalistica con l’esigenza dell’ uomo di poter produrre attraverso i terreni che sono molto fertili in questa zona “. |